Malgrado le foto meravigliose fatte con obbiettivi grandangolari e un festival di luci dei cataloghi, lo spazio interno di un furgone L2H2 è molto ridotto, e obbliga a fare compromessi. Il mercato è pieno di campervan, ma se ci fate caso la maggioranza condivide la stessa distribuzione interna (con qualche variazione). Questa qui sotto è un Adria Twin 540SPT, un classico ben realizzato che ci serve come esempio di camperizzazione di una Ducato L2H2.
Adria Twin 540 SPT – Prezzo nuova: 46000-50000 €
Distribuzione interna Adria 540 SPT
Lo schema standard è: uno o due letti fissi in fondo, un corridoio centrale con la cucina e il frigo da una parte e il bagno e la dinette dall’altra. La maggioranza dei furgonati ha una dinette composta da un divano omologato con cinture di sicurezza (in modo che possano viaggiare altre 2 persone – 4 in totale) e un tavolo estendibile e pieghevole. In alcuni modelli il divano si puó trasformare in un letto aggiuntivo (per 2 bambini e non molto comodo).
Secondo me, mettere una famiglia intera di due adulti e due bambini in un furgonato L2H2 con due armadietti e due cassapanche a disposizione per immagazzinare tutti i loro effetti personali è perfetto per un fine settimana o qualche settimana di vacanze… ma vivere e lavorare comodamente lì dentro durante qualche anno è un’altra storia. È praticamente impossibile trovare un furgonato fatto e pensato per questo scopo, il problema è tutto lì. Credo che in un L2H2 possano vivere bene due adulti e al massimo (con una buona capacità di adattamento) un bambino. Tre sedili omologati per viaggiare e 3 posti letto (di cui uno piccolo) al massimo. Togliere uno o due posti, come potete immaginare, permette di utilizzare molto meglio lo spazio.
Lo so già, adesso mi direte che ci sono famiglie di 50 persone che viaggiano in un’utilitaria girando tutto il mondo etc. e vi fermo subito: non è questo il caso.
Date un’occhiata a quel tavolo pieghevole. Le sue misure sono meno di 50 centimetri di larghezza per meno di 90 di lunghezza, più una parte estendibile che si può utilizzare sedendosi nel sedile del passeggero. È pensata per sedersi a mangiare, non per far si che due persone possano lavorare comode come nel suo ufficio. Per lavorare bene con un computer portatile tutti i giorni durante un periodo di tempo lungo è fondamentale utilizzare una tastiera e un mouse separato, avere spazio libero per appoggiare gli avambracci e alzare il portatile di 15 centimetri rispetto al tavolo in modo che il collo si possa riposare. Tutto questo richiede uno spazio minimo di 60cm x 60cm per ogni persona, più o meno. Inoltre a nessuno piace l’idea di lavorare seduto nella cabina, alla vista di tutti o (anche se si dispone di parasole o oscuranti) nella parte più calda/fredda del furgone.
Quel piano cottura è di 44 centimetri di larghezza per 60 di lunghezza, e questo include i due fornelli e il lavandino. Praticamente non c’è ripiano di lavoro, anche se alcuni modelli hanno un piccolo ripiano pieghevole laterale. Il frigo è di 57 litri effettivi (dei quali 7 di congelatore). Riuscite a immaginarvi cucinando due volte al giorno quasi tutti i giorni lì dentro? Sarebbe complicato.
Il problema di questa distribuzione con corridoio centrale e sedile doppio omologato è che non c’è spazio per metterci molto di più. Ero sicuro che non fosse la distribuzione giusta per me, quindi mi misi a pensare a possibili alternative. Il mio principio-guida è stato “riparti dalle basi, rimetti tutti in discussione, non avere paura di immaginare e sbagliarti”.
Ci sono 2 strumenti gratuiti che si possono utilizzare per dar forma ai pensieri: SketchUp se vi piace farlo in 3D, Pencil Project se vi accontentate di un pianta e un prospetto in 2D. Io scelsi la seconda, per la sua immediatezza. Con SketchUp si può avere un’idea più precisa del risultato finale e si possono specificare le misure di ogni oggetto in centimetri e millimetri, mentre con Pencil bisogna utilizzare un po’ di immaginazione e misure in pixel – io ho utilizzato la convenzione 2 pixel = 1 cm. Pencil mi è servito anche per disegnare lo schema elettrico e il circuito di riscaldamento.
Armatevi di un metro flessibile e verificate 2 volte tutte le misure anche dentro del furgone, perché i travetti, i passaruota, le pareti inclinate e le irregolarità de la carrozzeria in generale complicano molto l’argomento. Magari la zona di carico fosse quadrata come quella di un camion. Disegnate nel pavimento e nelle pareti i contorni dei mobili con nastro da carrozziere, se vi sentite ispirati potete perfino utilizzare scatole di cartone per simulare i futuri mobili. Passeggiateci dentro, sedetevi, simulando la vita dentro del furgone, così vi renderete conto se non c’è spazio sufficiente per le gambe o per girarsi etc. Considerate anche che normalmente per fare i mobili si utilizzano tavole di legno multistrato di 1,5cm di spessore, per cui in un mobile di 60 cm di larghezza in realtà lo spazio interno è di 57 cm (bisogna togliere i 3 cm delle 2 pareti laterali).
Sicuramente vi sfuggirà qualche dettaglio, ma più riuscite a verificare adesso, in fase di progettazione, meno problemi incontrerete dopo. Rendersi conto che bisogna rifare da zero un mobile, quando una tavola di multistrato buona costa facilmente più di 100 euro non è divertente.
All’inizio provai a progettare una distribuzione con divano-letto doppio ma senza letto fisso posteriore, cercando di renderlo più comodo e spazioso in modalità letto. In quel modo avrei ottenuto 4 posti di viaggio, che fanno comodo quando arriva il momento di rivendere il camper in futuro. La maggioranza di quei divanetti ha la capacità di scorrere frontalmente o lateralmente di una manciata di centimetri, e si può aggiungere dei cuscini nello spazio liberato per allungare un po’ il letto senza togliere spazio al corridoio. Provai anche a trasformarlo in un letto trasversale, di 180cm di lunghezza. Alla fine ho cestinato l’idea, perché fare e disfare il letto tutti i giorni sarebbe stato complicato, e non lo avrei neanche utilizzato di giorno.
Per quelli che vogliono montare un divano-letto di questo tipo dentro del loro furgonato, questi sono i 3 produttori più famosi: FASP, SCOPEMA e REIMO. Occhio con la scelta, non tutti i sedili si possono omologare in tutti i furgoni. Incominciate controllando nel libretto di circolazione se il vostro mezzo è catalogato come furgone da carico N1 o misto M1, e in caso di dubbio chiedete sempre il parare di un ingegnere specializzato in omologazioni. Scoprire che il furgone che avete appena finito di camperizzare non può essere omologato non ha prezzo.
Attenzione anche agli schienali perfettamente verticali o a quelli che obbligano la testa a rimanere leggermente inclinata verso il basso, a lungo andare possono provocare mal di schiena. È importante sapere che a lato di ogni sedile omologato come posto di viaggio è obbligatorio per legge mettere una finestra praticabile, per poter uscire o essere soccorso in caso di emergenza.
A proposito, l’ultimo nome, REIMO, mettetevelo bene in testa. È il maggior distributore a livello europeo di articoli per camper, roulotte e la vita all’aria aperta in generale. È una ditta tedesca, un un ventaglio di prodotti enorme che vi assicuro che finirete per montare nel vostro furgone. Vi consiglio di procurarvi un catalogo di carta, perché la loro pagina internet lascia molto a desiderare. Una cosa è sicura, armatevi di pazienza e di Google Translate, perché non hanno fatto lo sforzo di tradurlo all’italiano, questi signori… meno male che almeno è pieno di foto.
Tornando alla questione. Dopo una serie di progetti scartati, poco a poco mi stavo convincendo del fatto che dovevo eliminare o rendere difficile l’accesso a una delle uscite del furgone: la cabina, la porta scorrevole o la posteriore. “E se facessi una distribuzione con il letto matrimoniale a scomparsa, appoggiato alla parete durante il giorno?”, mi chiesi.
Un letto sempre pronto che non rimane tra i piedi quando non lo utilizzi sembrava un’idea interessante. Nel lato opposto della base del letto avrei messo un armadio per i vestiti di 25cm di spessore e grande quasi come tutta la struttura, ottenendo così un sacco di spazio di stoccaggio. Nel mezzo dell’armadio, una guida permetterebbe di agganciare un tavolo rimovibile di 130cm x 65cm. Di notte, abbassando il letto, questo rimarrebbe ancorato a 40 cm di altezza dal suolo, appoggiato su 2 gambe negli angoli esterni, per stabilizzarlo. Potevo perfino immaginare un secondo letto singolo, montato a mezza altezza, raccolto dietro il letto principale di giorno.
Una distribuzione con letto a scomparsa
Hmm…però il peso dell’armadio più la base del letto più il materasso sarebbe stato troppo alto per poter alzare e abbassare il letto in sicurezza, sicuramente avrei dovuto mettere dei pistoni a gas o un sistema elettrico con cinture e pulegge. Anche la cerniera con funzione di perno avrebbe dovuto essere molto resistente… e con il letto abbassato non rimane quasi spazio per muoversi nel camper.
No, questa distribuzione non mi convinceva.
Stavo rinunciando all’idea di avere un letto matrimoniale sempre pronto, avrei dovuto inventarmi qualcosa per far si che fosse almeno più semplice fare e disfare il letto. Dall’altro lato mi stavo convincendo dell’importanza di mantenere una caratteristica che ha la distribuzione classica e che non ha, per esempio, quella di sopra con letto a scomparsa: la possibilità che una persona possa rilassarsi mentre l’altra lavora.
Vivendo nel camper molto tempo è probabile che prima o poi io o la mia ragazza ci ammaliamo o semplicemente che uno dei due abbia bisogno di riposarsi mentre l’altro vuole continuare a lavorare. Avere un letto singolo e un tavolo disponibili nello stesso momento permette di gestire questa situazione. È evidente che se uno sta veramente male, la soluzione è prenotare una camera in un ostello o un hotel, ma mi piaceva comunque l’idea di mantenere questa possibilità dentro del camper.
Ero sicuro che il letto sarebbe stato composto da due cassapanche con due tavoli uguali nel mezzo, che di giorno avrei alzato con una gamba rimovibile per poter lavorare. In questo modo avrei potuto mantenere una parte in modo letto e l’altra in modo tavolo.
Montare due cassapanche nella parte anteriore della zona di carico, accanto alla cabina?
Distribuzione con letto davanti
Mmm… diventa scomodo l’accesso alla cabina e l’uscita attraverso la porta scorrevole… c’è una tavola di legno in più da togliere e mettere per disfare / rifare il letto… il letto stesso diventa di 1,79 metri di lunghezza invece di 1,84 (la parte anteriore del furgone è un po’ più stretto). No, il letto doveva finire nella parte posteriore.
Fu in quel momento che mi venne in mente di progettare una distribuzione che mantenesse il pannello separatore tra la cabina e la zona di carico, con una finestra di 110x70cm che mi avrebbe permesso di lanciarmi alla cabina in caso di emergenza.
Una distribuzione con pannello separatore della zona di carico
La presenza della porta scorrevole mi obbligava a distribuire i mobili a forma di “L”. Se avessi messo il frigo nell’angolo, avrei dovuto lasciare spazio libero davanti per poter aprire la sua porta. Se ci avessi messo un armadio, sarebbe stato difficile da raggiungere. Quindi pensai di impiegare lo spazio per fare una cabina doccia chiusa, con una porta d’ingresso di 40cm.
Questo progetto garantiva anche una buona distribuzione dei pesi e mi avrebbe permesso di trasportare fino a 220 litri d’acqua potabile. Mantenendo il pannello separatore avrei guadagnato anche in anonimato, ma per entrare nella parte camper avrei dovuto uscire fuori dalla cabina e passare da fuori, non importa se stesse piovendo o nevicando (anche se già mi vedevo contorsionandomi per poter passare da dentro in quei casi). Era un compromesso importante, ma in quel momento sembrava la soluzione che si avvicinava di più alle mie necessità, quindi decisi che quella sarebbe stata la distribuzione del mio camper.
Non so perché non ho riflettuto di più su questo argomento. Probabilmente perché ero stanco di progettare e volevo incominciare a trasformare il progetto in realtà. Mi piacerebbe poter tornare indietro nel tempo fino a quel momento e raccontarmi quello che sarebbe successo di lì a poco. Che quella non sarebbe stata la mia distribuzione finale. Che avrei buttato via dei soldi. Che l’officina che aveva incominciato la camperizzazione avrebbe chiuso i battenti lasciandomi con un furgone a metà, non omologabile e che non poteva neanche circolare, a un mese di distanza del viaggio a Italia che avevamo programmato da diverso tempo. Che sarebbero successe molte cose, di cui vi parlerò nel prossimo post.
I più attenti tra di voi si saranno incuriositi vedendo la spirale arancione e blu a destra nel disegno. Cos’è? È il circuito di un pavimento radiante ad acqua. Si, è una pazzia, e no, non è una bugia. Lo stavo facendo davvero, come potete vedere qui sotto.
Il circuito del pavimento radiante ad acqua
Il pavimento radiante installato nel camper
Dovreste incominciare a conoscermi un po’, sono mezzo pazzo, mi piacciono le sfide e uscire dal seminato (con tutte le conseguenze che questo comporta). 🙂 Farò un mini-post separato sull’argomento, parlando dei vantaggi e degli svantaggi di questo sistema di riscaldamento e di come si può installare in un furgone.
Rimanete sintonizzati.
Ciao,
sto leggendo con molto interesse le vostre indicazioni preziose e vi chiedo un parere s possibile.
Sto camperizzando uno Sprinter L2H2 DEL 2015, su mio progetto con verifica dei mobili per controllare gli spazi, con mobili abbozzati di cartone.
Detto questo le vacanze di Agosto saranno dedicate alla costruzione dei primi mobili, ovvero la doppia dimette che si trasformerà in letto per la notte e il quesito è……..ho intenzione di costruire lo scheletro in abete e tamponarlo con le finiture in compensato multistrato sottile tipo 4-5mm.
Detto questo a vostro parere la struttura che avrà dimensione di LxPxH 190X60X38/40 + materasso da 12cm va bene se la creo con travetti di abete 40×40?? Stessa dimensione per costruire lo scheletro dei pensili.
Grazie.
Ciao Luca,
sinceramente non ho esperienza con il metodo di costruzione che dici. Così su due piedi mi viene da pensare che l’intelaiatura di listelli dovrà essere abbastanza “fitta” per evitare che, ad esempio, salendo con un piede in un punto intermedio tra due listelli si finisca per rompere il multistrato di 4-5mm. Una intelaiatura fitta però aggiunge peso. Penso che la soluzione ottimale (ma probabilmente più cara) sia utilizzare direttamente multistrato di 15mm, senza scheletro, rinforzando dove necessario. Il multistrato di 15mm è il materiale per eccellenza per i mobili di un camper perché è molto resistente ma leggero, per questo è usato praticamente da tutti gli allestitori professionisti. Io lo valuterei come alternativa.