Il nostro furgonato ha un bagno completo, anche se non si vede. È progettato per sparire dalla vista quando non lo utilizziamo.
Come già sapete, prima di cambiare distribuzione volevo montare nel furgone una cabina doccia separata. Dopo qualche notte piena di incubi per la chiusura del primo allestitore che ci lasciò per strada con il furgone senza mobili, mi resi conto che in un furgone L2 la doccia prendeva troppo spazio, per essere utilizzata al massimo solo qualche minuto al giorno.
Che fare quindi? Una doccia esterna come nei furgoni con il tetto basso, facendosi la doccia esposti alle intemperie, accampando e inquinando il suolo con sapone e shampoo? No, non era quello che volevo. Mettere una tinozza fuori con una pompa a immersione per svuotarla dopo? Non toglieva il fatto di dover accampare (con tutti i problemi che ciò comporta quando non sei dentro a un camping) e soffrire il freddo in inverno. Ah, e dimenticatevi il discorso di passare inosservati. Una tinozza dentro? Rimane comunque un rompimento montare, svuotare e smontare tutto ogni volta…
Fu così che mi venne in mente di incassare il piatto della doccia nel pavimento, sfruttando lo spessore della coibentazione, davanti all’entrata laterale.
Di giorno il piatto rimane nascosto sotto una tavola di multistrato con uno strato superiore uguale al resto del pavimento del furgone. Quando vogliamo farci la doccia togliamo la tavola e ta-da!
Lateralmente al piatto c’è una connessione rapida per inserire il tubo flessibile, e un foro di scarico che si può aprire e chiudere (per evitare che vengano su cattivi odori o direttamente le acque grigie del serbatoio che è posizionato proprio sotto).
Abbiamo una guida nel tetto per la tenda della doccia, che normalmente rimane raccolta nell’angolo del mobile del lavabo. Quando facciamo la doccia, facciamo scorrere la tenda impermeabile nella guida (fa un giro completo del piatto e si sovrappone un po’), inseriamo il tubo flessibile e via. La tenda ha un orlo in basso con dentro una striscia di piombini, per fare in modo che rimanga verticale e non esca dal piatto mentre ci facciamo la doccia. Abbiamo aggiunto anche delle piccole strisce di velcro per fare in modo che la tenda rimanga attaccata alla porta scorrevole, massimizzando lo spazio.
Il doccino ha una leva per aprire e chiudere l’acqua. L’acqua esce a una temperatura tiepida costante (regolabile) grazie a una valvola miscelatrice termostatica che si trova nel mobile del lavabo.
Il lavabo del nostro furgone ci fa anche da lavandino del bagno. Non mi sono mai piaciuti quei minilavandini grandi come il palmo di una mano che molta gente monta nel bagno del proprio camper, mi sembrano troppo limitati. Preferisco avere un unico lavandino più grande e utilizzarlo anche per lavarmi i denti e la faccia. Se veramente volete mettere un lavandino nel bagno, meglio uno più grande ma ripiegabile, che non occupi spazio quando non lo utilizzate.
Ho messo un rubinetto alto, che rende più comodo lavare le pentole e le padelle, con un filtro percolatore per risparmiare acqua mantenendo un buon flusso.
Un ripiano abbattibile posizionato a destra del lavandino permette di guadagnare un po’ di superficie d’appoggio quando stiamo lavando i piatti.
Sopra al lavandino, sotto al forno a microonde ho agganciato uno scolapiatti IKEA. Lasciamo i piatti lì dentro ad asciugare anche quando stiamo viaggiando e non si muovono. Abbiamo messo sotto un panno attaccato con delle piccole pinze per assorbire le gocce d’acqua.
Abbiamo un serbatoio d’acqua potabile da 185 litri nella parte posteriore del camper, da parte a parte. E fatto di polyester, fatto su misura con uno stampo e ricoperto dentro con gelcoat sanitario. Internamente è diviso in tre parti con due pannelli verticali, lasciando sopra e sotto ogni pannello due centimetri di spazio per far sì che le tre parti comunichino tra di loro. Con questi “frangiflutti” si evitano trasferimenti di carico improvvisi durante la guida su strade tortuose, migliorando la stabilità del veicolo. Se lo rifacessi metterei 3 fori di accesso grandi invece di uno, per poter pulire più facilmente le tre parti.
Poiché non volevo lasciare in vista un bocchettone di riempimento, quando vogliamo riempire tiriamo fuori un tubo di un metro di lunghezza fuori dalla finestra posteriore destra. Il tubo finisce con un raccordo veloce per tubi da giardino, per cui attacchiamo il nostro tubo estensibile e riempiamo il serbatoio senza paura di riempire di schizzi d’acqua l’interno del furgone. Quando si piena, l’acqua esce dal tubo di sfiato che finisce sotto al furgone, per cui quando vediamo uscire acqua da sotto sappiamo che il serbatoio è pieno.
La pompa d’acqua potabile del nostro camper è una Webasto/Whale Watermaster, una pompa da 8L/min di alta qualità, associata a un vaso d’espansione caricato a 20 psi. Questo ci permette di ottenere un flusso costante, senza i classici colpi della pompa, e la pressione è sufficiente per evitare che si accenda appena tocchiamo il rubinetto, allungando così la sua vita.
Immagazzinare acqua potabile per giorni facilita la comparsa di alghe e batteri. Per limitare il problema la prima cosa da fare è utilizzare un deposito che non faccia filtrare la luce in nessun punto, perché diversi microorganismi ne hanno bisogno per proliferare. Periodicamente andrebbero inoltre puliti con prodotti adeguati. Quando utilizzavamo taniche da 20 litri come serbatoio, le sciacquavamo bene prima di riempirle, agitandole energicamente, e aggiungevamo delle gocce di candeggina pura con un contagocce per stare più tranquilli.
La candeggina pura (senza nessun additivo/sapone) in piccole quantità può essere utilizzata per potabilizzare l’acqua. Dipendendo dalla concentrazione, bisogna aggiungere più o meno gocce ogni X litri d’acqua (qui in Spagna spesso viene indicato sulla bottiglia stessa). Se non siete sicuri della potabilità dell’acqua, è una maniera semplice per rimanere tranquilli, e nella quantità giusta non è dannosa per la salute: la candeggina disinfetta liberando cloro, lo stesso elemento che esce dal rubinetto di casa, e non rimane in forma attiva a lungo. Normalmente dopo mezz’ora l’acqua si può già utilizzare.
Il problema è che con un serbatoio grande non è molto pratico usare la candeggina. E non mi piace molto l’idea di aggiungere sostanze chimiche all’acqua, preferirei evitarlo. Per questo avevo installato due filtri in serie, dopo la pompa. Il primo è ai carboni attivi con aggiunta di argento, elimina gli odori, sapori, idrocarburi e molti composti chimici organici. Il secondo, di microfibre, trattiene il 99,9% dei batteri. E’ un prodotto di una ditta italiana, fatto su misura per i camper. A livello di manutenzione, bisogna sostituire il filtro ai carboni attivi ogni anno, e fare un controlavaggio del filtro antibatteri ogni 6 mesi.
Un vantaggio di questo prodotto è che è abbastanza compatto in confronto al classico sistema di filtri per la casa da 10 pollici. Il problema è che, almeno nella nostra esperienza di fulltimers, i filtri finiscono per sviluppare colonie di batteri al loro interno troppo rapidamente, almeno in estate, che è quando li abbiamo testati. Probabilmente sostituendo i filtri prima di quello che raccomanda la ditta si risolverebbe il problema, a fronte di una spesa maggiore.
Alla fine decisi di toglierli e ritornare alla candeggina, anche se mi piacerebbe trovare una soluzione diversa. Ho cercato un po’ ma l’unica cosa che ho trovato è stata un generatore di ozono troppo caro per il mio portafoglio (più di 2000 euro). Continuerò a cercare!
Se tornassi indietro, cercherei di non usare tubi di gomma da nessuna parte nel camper. Lo so, con gli spazi limitati di un furgone spesso sono l’unica soluzione possibile, però mi sono accorto del limite di questo tipo di tubi. Nel mio furgone ho installato solo tubi con certificazione alimentare, ciò nonostante l’acqua, quando rimane ferma dentro al tubo per qualche ora, puzza un po’ di plastica e non mi piace. Se poi è acqua calda a 40º gradi, peggio. Facendo qualche ricerca ho scoperto che un tubo ottiene la certificazione alimentare se non contamina il liquido a un livello rilevabile mentre lo attraversa, ma non garantisce niente per quanto riguarda il liquido fermo al suo interno.
Questo è tutto! Nei prossimi episodi vi parleremo della nostra cucina con frigorifero da 200 litri, pannelli solari, batterie, riscaldamento e molto di più. Se non vuoi perderteli, seguici nella nostra pagina Facebook e su Instagram!
Ciao ragazzi, ma il piatto doccia dove lo avete comprato?
Ciao Mauro, è fatto su misura in fibra di poliestere da CamperCas, un camperizzatore spagnolo.
Ciao,
articolo interessante, sono alla ricerca di una soluzione per il mio bagno asfittico e una doccia come la vostra è molto interessante!
Per il filtro noi abbiamo adottato una soluzione che utilizza:
– quando metto l’acqua in ingresso uso https://www.acquatravel.it/filtro-a-sedimenti-compact/ (20€/anno)
– un filtro ogni 3 mesi a carboni della TAPPWATER attaccato al lavello della cucina da cui prendiamo l’acqua da bere, altrimenti uno anche nel lavandino del bagno (meno di 60€/anno con sconti vari se sei interessato usa pure il mio link 🙂 https://tappwater.co/it/legacy/?raf=ref4362077 )
– prima di bere l’acqua la trasferiamo in una borraccia con tappo UV della LARQ https://www.livelarq.com/shop/larq-bottle-movement-purevis, in 3 minuti hai un litro pronto per essere bevuto (100€ una tantum)
– una volta all’anno/6 mesi https://www.acquatravel.it/sanificante-igenizzante/ (8-16€ anno)
Nessuna modifica all’impianto e costo annuo di 100€.
In ogni caso noi cerchiamo di caricare sempre acqua potabile, ma teoricamente credo che il sistema possa funzionare anche con acqua non potabile grazie alla Larq.
Sono curioso di sapere cosa ne pensi 🙂
Ciao e buon proseguimento
Ciao Jacopo,
anche noi usavamo il filtro acquatravel in ingresso, ma finiva per sviluppare colonie di muffe e batteri in eccesso, e visto che carichiamo sempre (in teoria) acqua potabile mi sa che finivamo per sporcarla invece di pulirla, per questo l’ho tolto. Togliendolo, ho visto anche che rimaneva più pulito il serbatoio delle acque chiare. Per l’acqua da bere abbiamo preferito usare quella di bottiglia in viaggio, non tanto per la questione batteri e muffe, ma più per il sapore/odore di plastica rilasciato dai tubi di gomma e il serbatoio stesso. Il sanificante igienizzante acquatravel è un composto chimico che libera ossigeno (come l’acqua ossigenata) ed è un buon prodotto che abbiamo usato anche noi in passato. Io montavo il filtro a microfibre + carboni attivi dell’acquatravel (è quello che vedi nella foto), ma se lo cambi con gli intervalli che ti dicono loro si riempiono di batteri, probabilmente andrebbero cambiati/controlavati ogni 3 mesi, come il filtro TAPPWATER. In generale il problema dei filtri è che vanno cambiati abbastanza spesso, e sono un costo. 60€/anno del TAPPWATER è accettabile, se è efficace. Il prodotto LARQ non lo conoscevo e mi sembra molto interessante da portare a giro durante le escursioni, mi sa che la compro pure io. Grazie per le info! 🙂